Premessa

“Il campo d’esperienza della corporeità e della motricità contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani d’attenzione formativa.”
Inoltre: “La forma privilegiata d’attività motoria è costituita dal gioco, che sostanzia e realizza nei fatti il clima ludico della scuola dell’infanzia, adempiendo a rilevanti e significative funzioni di vario tipo, da quella cognitiva a quella socializzante a quella creativa”. (art. 2 comma a)
Occorre quindi conoscere e sperimentare tutte le forme praticabili di gioco, attraverso l’utilizzo di piccoli attrezzi e oggetti semplici da utilizzare in varie situazioni. Soprattutto i giochi di gruppo promuovono la vita di relazione aperta, sollecitano i bambini a “decentrarsi”, a socializzare, ad esprimere se stessi nel rispetto delle regole e nel rispetto degli altri, a rapportarsi correttamente con la realtà. Si può dire quindi che il gioco è il mezzo e non il fine attraverso il quale viene proposta dall’educatore l’attività psicomotoria.

FINALITA’
L’attività risponde agli obiettivi generali e specifici delle Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione che si propongono di rafforzare l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato ed unitario che riconosce la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali. L’azione psicomotoria aiuta i bambini a consolidare le proprie capacità sensoriali, percettive, motorie e sociali; li stimola ad orientarsi in maniera personale e a compiere scelte anche innovative. Indirizza il bambino, singolo e in gruppo, alla scoperta del mondo che lo circonda, lo incoraggia ad entrare in relazione con gli altri rinforzando la
capacità di aggregazione sociale, con l’interiorizzazione e il rispetto pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, della solidarietà, della giustizia, dell’impegno ad agire per il bene comune.
Obiettivi specifici di apprendimento

• Conoscere e prendere coscienza del sé corporeo.
• Sviluppare competenze motorie adatte all’età.
• Imparare ad esprimere, accettare e controllare i propri stati d’animo.
• Imparare a riconoscere ed accettare la comunicazione dei sentimenti propri ed altrui.
• Acquisire valori etici fondamentali attraverso la pratica della collaborazione e della condivisione.
• Favorire la maturazione e il rafforzamento dell’identità di genere nel bambino e nella bambina.
• Sviluppo delle capacità senso-percettive.
• Controllo globale e segmentario degli schemi motori di base e delle posture.
• Sviluppo della capacità ritmiche ascoltando musiche e suoni interni ed esterni al proprio corpo.
• Capacità di rapportarsi con l’ambiente circostante.
• Interiorizzare i principali concetti spazio-temporali.
• Consolidamento dell’espressività motoria.
• Rappresentazione simbolica del corpo e della realtà.
• Giocare da soli o in gruppo.
• Imparare a rispettare regole e consegne.
• Imparare a rilassarsi.
• Rafforzare l’autonomia, l’autostima e l’identità personale attraverso un corretto e adeguato percorso di valorizzazione dell’immagine corporea.

METODOLOGIA
E’ attiva e finalizzata allo sviluppo della spontaneità attraverso:
1 gradualità delle proposte
2 multilateralità delle esperienze
3 utilizzo del linguaggio non verbale, espressivo, grafico
4 trasformazione degli spazi (situazioni diverse)
5 associazione di varie attività (gioco senso motorio, simbolico, intellettivo, ecc.)
6 gioco simbolico

Ogni incontro è caratterizzato da: Un rituale iniziale: i bambini vengono accompagnati nella “sala dei giochi” ed entrano nel piccolo spazio delimitato da una corda (o teli o altro materiale) con una modalità accordata e proposta dall’operatore ( per es. suonare il campanello, dire il proprio nome), l’educatore saluta i bambini che sono seduti in cerchio e insieme con una breve canzone avviene il saluto. L’educatore ora dà le consegne, fa entrare i bambini in un contesto immaginario, anche attraverso una storia. Parte centrale: i bambini sono diventati i protagonisti della storia, occupano spazi, usano i materiali, si relazionano con i compagni e con l’adulto, sperimentano il susseguirsi degli eventi, in base al proprio bisogno creativo. Un rituale finale: i bambini ritrovano una disposizione a cerchio per entrare nel momento in cui si cerca di calmare le energie; è il momento per raccontare, per valorizzare il rilassamento e il contatto affettivo.

TEMPISTICA
Il progetto prevede 1 ciclo di 5 lezioni per classe, a settimane consecutive: inizio, orari e giornate da concordare con il personale docente. si consigliano i seguenti tempi di durata:
1. 30′ per i piccoli
2. 35′ per i medi
3. 40′ per i grandi
E’ prevista a richiesta l’organizzazione di un evento finale.

L’Associazione Sportiva Udinese mette inoltre a disposizione la propria Struttura di Via Lodi 1 a Udine per la possibile organizzazione di una gita di Istruzione durante una mattinata dell’anno scolastico 2014/2015.
Gli interventi sono interamente finanziati dal fondo per l’Istruzione e la Cultura del C.S.E.N Friuli Venezia Giulia.

Referenti del progetto
Presidente regionale C.S.E.N. F.V.G.
Cav. Giuliano Clinori
Via Valdagno 35, 33100
Tel. 0432 624844

Insegnante delegata
Prof.ssa Magda Pigano
Via San Nicolò 9/4 Campoformido
Tel. 329 5329567

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